Ci sono ricascato: sono tornato al “digitale“. Dopo qualche anno a suonare in giro con la mia pedaliera fatta di singoli pedali, sono tornato ad avere un multieffetto. In passato avevo già usato un multieffetto (un fidatissimo e gloriosissimo Zoom 506-II Bass) ma stiamo parlando di un giocattolino a confronto dell’ultimo arrivato: Valeton GP-200LT.
Partiamo subito col dire che sono pienamente soddisfatto. Sono mesi che sto seguendo il mercato dell’usato in cerca di una buona occasione per prendere un Helix HX Stomp. Negli ultimi mesi il prezzo di un’unità nuova è arrivato a praticamente 600€, è aumentato costantemente negli ultimi 3 anni, vuoi per la crisi del “chip shortage“, vuoi per il fatto che è richiestissimo, sta di fatto che è fuori dal budget che mi sono dato al momento. Nel mercato dell’usato si aggira intorno ai 400€ ma solo se sei veramente fortunato, il prezzo medio ormai è sui 450€. Che dire, ho deciso che non mi andava di spendere quella cifra, allora ho iniziato a guardarmi intorno su modelli concorrenti più economici. Precisiamo che sto cercando solo unità che hanno un fattore di forma paragonabile, quindi niente unità con pedale d’espressione incluso o simili. Dopo aver valutato l’Hotone Ampero Stomp, che ormai ha raggiunto anche lui il non trascurabile prezzo di circa 450€, la mia attenzione si è spostata sul GP-200LT. In particolar modo, il fattore di forma del GP-200LT (gemello del GP-200 ma senza il pedale di espressione e con qualche footswitch in meno) è l’ideale per me e per essere incluso nel case che ha ospitato per anni i miei pedali “singoli”.
Alla fine l’ho preso su Amazon a 279€ (e il giorno dopo era già a 263€… ma lasciamo perdere) e a mio modestissimo parere: vale molto di più. Lo trovo estremamente semplice da usare, ho avuto l’opportunità di smanettare un po’ l’interfaccia di un Line6 POD Go poco tempo fa e li trovo assolutamente paragonabili come utilizzo, anzi, forse il Valeton è leggermente più intuitivo.
Qual era il vero scopo di passare a un multieffetto di questo tipo? Semplicemente avere un cabinet simulation in uscita. Sembrerà assurdo voler cambiare completamente la composizione di una pedaliera solo per questo motivo ma, da quando con i From The Depth abbiamo costruito il nostro sistema di monitoring in-ear, si è trattato di un cambio necessario: l’uscita XLR della mia testata non ha un’emulazione cabinet (sarei curioso di trovare testate per basso con l’emulazione, se ne conoscete qualcuna commentate qui sotto), inoltre sono costretto ogni volta a portarmi dietro pedaliera e testata, un po’ scomodo. Con il Valeton sono riuscito a ridurre l’ingombro sulla pedialiera e ho eliminato la necessità della testata. Mica male.
Come suona? Benissimo. Sono particolarmente soddisfatto di come abbia avuto la possibilità di ricreare lo stesso suono che normalmente avevo con i singoli pedali. E anche in pochissimo tempo. Qui sotto vedete la catena di effetti che ho usato per riprodurre il “mio” suono (com’è egocentrica questa frase), parlerò più avanti del patch in sè. Magari potrei fare un piccolo tutorial, vedremo.
E’ possibile chiaramente costruire un suono da zero (oltre a modificare i patch già esistenti) usando direttamente le manopole disponibili sul GP-200, ma ho trovato molto più semplice e veloce utilizzare il software scaricabile dal sito ufficiale della Valeton, lo trovate a questo link.
Come se non bastasse, funziona anche come interfaccia audio USB per registrare. Qui la faccenda si fa ancora più interessante ma penso dedicherò un post a parte ai dettagli di questa feature. Come anteprima, potete ascoltare qui di seguito un clip di 30 secondi che ho registrato al volo usando il Valeton come interfaccia audio, con due patch costruiti da me sia per chitarra che basso, in particolare per il basso si tratta del suono che userò regolarmente dal vivo.
Secondo me suona decisamente bene per il prezzo speso, sono totalmente soddisfatto. Vi terrò aggiornati sull’uso in sede live!
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