L’importanza dei filtri High Pass e Low Pass

L’equalizzazione è probabilmente l’emblema del mixing, la base di qualsiasi mix che possa chiamarsi “serio”. Usando l’equalizzazione opportunamente ci si potrebbe accorgere che, con l’aiuto anche della compressione, non serve altro per mixare.

Si sente parlare molto di filtri, High Pass filter e Low Pass Filter, ma cosa sono? Non sono altro che equalizzatori con una sola frequenza, oltre la quale viene eseguito un taglio, facendo “passare” solo la frequenza rimanente. Con un high pass filter si fa passare tutto quello che sta al di sopra della frequenza fissata, tagliando tutte le frequenze più basse. Con un low pass filter si fa esattamente l’opposto.

Mi piace utilizzare i filtri come punto di partenza su ogni traccia (intendo davvero praticamente su tutte). Il range di frequenze che si trova sotto i 100Hz in genere può diventare un problema, moltissimi strumenti condividono quel range senza in realtà  averne bisogno, una chitarra distorta (anche con la distorsione più cattiva del mondo) non ha alcun bisogno delle frequenze sotto i 100Hz, quando il numero di tracce di chitarre inizia ad aumentare nel mix potrebbe essere un problema gestire tutto al meglio senza filtrare. Lo stesso vale per tutti gli altri strumenti. L’High pass filter è la base per alleggerire i mix con l’aumentare delle tracce, inoltre pulisce le frequenze non udibili e quindi non utili. Da questo punto di vista si potrebbe dire che i filtri si usano molto spesso soprattutto da un punto di vista “tecnico”, per aiutare ogni traccia a prendere il giusto posto nel mix.

In realtà  i filtri possono essere usati anche in modo più creativo e mirato: se avete letto il mio post sul basso layered, vi ricorderete sicuramente di come ho filtrato ogni traccia in maniera ben distinta, non ho fatto altro che usare due filtri, esattamente un high pass e un low pass. Lo stesso low pass filter è assolutamente un must su parti di accompagnamento vocali e cori: il low pass tende a portare tutto “in background”. Filtrando opportunamente, i cori si incastrano perfettamente con le parti lead vocals, provate a sperimentare, a volte non servono plugin sofisticati, un semplice filtro può salvare il vostro mix.

Per fare un esempio ho registrato al volo questo clip: chitarra double tracked (con pan 100% Left e 100% right), basso e una batteria composta con il kit base di EZDrummer. Non ho applicato nessun tipo di equalizzazione, ma solo dei filtri. Se ascoltate i file prima e dopo con un paio di monitor studio o delle cuffie di qualità  sentirete una bella differenza: sulle chitarre il low pass filter pulisce quel suono “digitale” dell’amp simulater (TSE X50 con God’s Cab, per approfondire date un’occhiata al post “Suono di chitarra Heavy per principianti (con free plugin)”) che dà  molto fastidio sulle alte frequenze, l’high pass le pulisce dalle frequenze che andrebbero in conflitto con cassa e basso.

Questo è il pezzo senza filtri:

E questo è con i filtri:

Per darvi maggiore dettaglio ecco le tracce di sola chitarra prima e dopo l’applicazione dei filtri.

Prima:

Dopo:

12 risposte a “L’importanza dei filtri High Pass e Low Pass”

  1. Avatar Brian Taitt
  2. Avatar Santo
  3. Avatar Giacomo Biondelli
    Giacomo Biondelli
  4. Avatar Santo
  5. Avatar Giacomo Biondelli
    Giacomo Biondelli
  6. Avatar Santo
  7. Avatar Giacomo Biondelli
    Giacomo Biondelli
  8. Avatar Santo
  9. Avatar Giacomo Biondelli
    Giacomo Biondelli
  10. Avatar Dario De Candia
  11. Avatar Santo

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