Quando ho iniziato ad accostarmi al mixing ho cercato di imparare il più possibile mixando soprattutto pezzi strumentali, in qualche modo ho sempre trascurato le parti vocali, convinto che in realtà fossero quelle che hanno meno bisogno di essere “sistemate”, come se non avessero bisogno di alcun tipo di intervento. Ovviamente, mi sbagliavo.
Le parti di lead vocals sono assolutamente le più importanti del pezzo, sono quelle che caratterizzano di più una canzone e soprattutto quelle che la gente ricorda, ascoltando le parole e apprezzando la performance del cantante, volenti o nolenti, un pezzo trae la sua forza dalle lead vocals.
Non credo che esista una vera e propria “guida” che è possibile seguire per avere il massimo dalle parti vocali dei vostri mix, col tempo però ho notato che ci sono alcuni accorgimenti che praticamente uso su qualsiasi mix, senza ricorrrere all’uso di chissà quali strani plugin, è solo questione di equalizzazione e compressione. Come dico sempre, quello che conta è che la traccia sia consistente prima di iniziare qualsiasi tipo di mixing: voce intonata, a tempo e con una performance convinta 😉
- Usate sempre un high pass filter per pulire la traccia dalla sporcizia: come ho detto nel mio post sui filtri, l’HPF può essere lo strumento più utile che avete durante il mixing, le tracce di voce non rappresentano un’eccezione, filtrate tutto quello che non serve finchè non iniziate a sentire che la voce diventa troppo “debole”, tornate un po’ indietro con la frequenza per ridare un po’ di corpo e avete finito, non c’è bisogno di ore, è un passaggio semplicissimo, non saltatelo mai.
- Mi è capitato spessissimo di sentire un leggero suono nasale, in particolar modo sulla voce maschile, intorno a 1Khz. Cercate bene la frequenza che “non quadra” ed effettuate un cut di almeno 2 o 3 dB.
- Fate un boost di qualche dB con un High Shelf sulle alte frequenze, da 3Khz in poi: darete alla voce più chiarezza e la aiuterete a uscire ancora meglio nel mix.
- Il volume della voce deve essere consistente, la voce è uno strumento estremamente dinamico, parti forti si alternano a parti molto “soft” e questo può rappresentare un problema. Uniformate la parte vocale con lo strumento che preferite: a mano sulla forma d’onda aumentando il gain delle parti troppo basse, con un’automation sul gain o sul volume, come preferite, l’importante è avere un volume più o meno costante su tutta la traccia.
- La compressione sulla voce è importantissima, è come la ciligina sulla torta ma bisogna applicarla nel modo giusto. Piuttosto che spingere al massimo un compressore è buona cosa usarne più di uno in serie: un compressore tipo 1176 con un attacco veloce in modo da individuare ogni “movimento” della parte vocale e poi uno tipo LA-2A per uniformare completamente la traccia e dare un po’ di gain in più. Provate a sperimentare, l’importante è che ci sia uniformità senza snaturare la voce stessa.
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