Le registrazioni per “Beyond“, il nuovo album dei Deimos sono finalmente concluse. Sono decisamente soddisfato da quello che siamo riusciti ad ottenere a livello di qualità di recordings ed efficacia del sound. Se c’è una cosa che ho sicuramente imparato da questa esperienza è che non sempre il suono sta nel tipo di microfono utilizzato, nel suo posizionamento, nell’ampli utilizzato o in qualche particolare stratagemma di registrazione. Alla fine, il sound sta soprattutto nella performance.
Per quanto ci si possa sforzare per ottenere il miglior piazzamento del microfono per catturare quella sfumatura di suono che tanto si cerca, non si riuscirà mai a raggiungere completamente l’obiettivo se la performance non è assolutamente convincente. Intendiamoci, sono completamente soddisfatto da quello che abbiamo ottenuto durante le registrazioni con la band. Raggiungere quel tipo di suono però non è stato semplicissimo, in quel caso non c’era nessun tipo di hardware costosissimo che avrebbe potuto darci risultato migliore, se non solo una prestazione convincente da parte dei chitarristi.
Ho preso come esempio le registrazioni dell’album dei Deimos perchè proprio in questi mesi ho avuto la conferma anche “sulla mia pelle” di quanto sia importante essere preparati prima di qualsiasi recording session. L’emozione gioca sicuramente qualche scherzo durante la produzione di un album, ma se a questa si aggiunge una preparazione non ottimale il risultato può essere tale da non poter essere sistemato con alcun plugin. Il mixing non sistemerà una prestazione non convincente. Il maggior danno sarà arrecato alla musica che state producendo.
E’ come presentarsi all’esame di guida non completamente sicuri di sè, magari l’esame riuscirete a superarlo ma sarà un incubo stare in strada assieme ad altre auto e il pericolo (e la bocciatura purtroppo…) è dietro l’angolo. Pensate un po’ cosa succede quando avete anni di guida alle spalle: quasi non vi accorgete di guidare, lo fate naturalmente, godendovi il viaggio. Durante una registrazione dovreste avere lo stesso “feeling” col vostro strumento, al pari di una gita in auto! Solo in quel modo potrete concentrarvi davvero su come state suonando i vostri riff, piuttosto che pensare al timing o alla successione armonica degli accordi. Ricordatevi sempre di conoscere le vostre parti davvero alla perfezione: il risultato finale cambierà radicalmente. In meglio!
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