Come alcuni di voi già sapranno adoro il mondo del software open source e Linux. Soprattutto dal punto di vista della produzione audio le cose sono cambiate rispetto al passato: esistono ottime distribuzioni Linux già “confezionate” alla perfezione per darvi la possibilità di produrre musica senza alcun problema. L’esistenza stessa di queste distrubuzioni è la conferma che per produrre buona musica non è necessario spendere un sacco di soldi in licenze software: le community web dell’open source offrono a tutti noi la possibilità di fare musica praticamente gratis.
Dal punto di vista delle drum machine ho già parlato di prodotti come EZDrummer e Addictive Drums, prodotti commerciali assolutamente validisimi, sicuramente il top a disposizione sul mercato. Sapevate però che esistono anche delle alternative free? E’ proprio il caso di Hydrogen, una drum machine decisamente avanzata creata da Alessamdro Cominu, sviluppata originariamente solo per gli ambienti Linux ma ormai disponibile anche per Mac OS e Windows.
Hydrogen ha tutto quello che una drum machine dovrebbe avere per emulare una “vera” batteria: supporto a suoni multi-layer, “humanize” su velocity e timing, editor integrato per i vostri sample e possibilità di costruire un kit da zero. Tutto quello di cui avete bisogno è una libreria di samples dalla quale costruire i vostri kit. In questo post non entrerò nel dettaglio della creazione di un kit, sappiate però che è possibile recuperare dei semplici script direttamente dal forum LinuxMusician grazie ai quali riuscirete a costruire il vostro kit in pochissimo tempo. Esistono un sacco di siti che offrono dei sample di batteria niente male anche free, tra questi ho voluto fare una prova con il kit Big Mono di Analogue Drums, scaricabile gratuitamente dal loro sito web. Sicuramente non è un kit heavy, diciamo che si presta bene a mio parere per un rock molto “seventies” e, perchè no, anche per un heavy metal più classico fino ad arrivare tutto sommato al thrash old style anni ’80. Dipende tutto da quanto riuscirete a smanettare con i suoni del kit.
Costruire il kit per Hydrogen a partire dai sample è stato decisamente semplice: ho dovuto solo creare una cartella e inserire all’interno delle sottocartelle per ogni componente (quindi una cartella “Kick”, una cartella “Snare” e così via) e poi semplicemente far partire lo script (sempre su ambiente Linux) così:
./makekit nome_cartella
Ed eccovi il kit in formato Hydrogen (.h2drumkit) pronto per essere importato ed usato per i vostri pezzi. Ho trovato il kit molto versatile, questo è un piccolo sample che ho creato in qualche ora, semplicemente sistemando a dovere le velocity dei colpi, e dando un po’ di Humanize sulla velocity e sul timing. Il segreto, come sempre, è tenere ben presente come suona un batterista, dovete provare a immedesimarvi un po’ e provare a “mimare” i movimenti per capire bene come gestire i colpi e la dinamica (mi raccomando: occhio a quelle parti piene di colpi, i batteristi sono essere umani e, per quanto possa sembrare strano, anche loro hanno “solo” due braccia e due gambe!).
Che ve ne pare? Come vi dicevo, non è assolutamente un suono per fare heavy metal “moderno” ma a mio parere si presta benissimo per le vostre jam in casa o per comporre qualcosa un po’ più “old style rock” 😉 nelle prossime settimane proverò a costruire un kit più moderno e vi farò sentire cosa sono riuscito ad ottenere, nel frattempo fatemi sapere qual è la vostra esperienza con Hydrogen.
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